Ci siamo. Poche ore e ci giochiamo la finale di Tirana.
Sono nervoso, non sto nella pelle(grini), non riesco a pensare a nient’altro.
Mi ero disabituato: è vero altre occasioni dal 2001 ad oggi le abbiamo avute (disgraziate finali di Coppa contro i complessati, semifinali irragiungibili ed insuperabili contro squadroni pieni di titoli e di soldi,…), ma oggi, stasera è un’altra cosa. E’ un’altra consapevolezza, un altro senso di appartenenza, un’altra fantastica galoppata (14 gare con quella di domani di Conference non sono poche) al cui timone il condottiero è quello giusto, quello che il destino, gli Dei o il Fato ci hanno regalato: JM.
Solo un anno fa un pomeriggio di Maggio leggendo la notizia del suo arrivo, a momenti cadevo dal divano dove in quel momento, annoiato mi trovavo a “sfogliare” il cellulare. E fui tra i primi a scriverlo sul nostro gruppo. Una fake? No, forse, probabile, certo che no, ma pensa se fosse vero. Ricordo che rimasi eccitato tutto il pomeriggio ritornando bambino, come quello a cui promettono un gioco, una giostra su cui vorresti saltare subito, senza aspettare.
E stasera, la vigilia, so già che non dormirò. Altre vigilie mi vengono alla mente. Le stesse paure, le stesse speranze, le stesse illusioni, … talvolta diventate certezze e trionfi, … molte altre volte trasformatesi in …. altro.
Stasera la voglio vivere come un innamorato fracico che aspetta il suo amore. La voglio vivere con pienezza, con la consapevolezza di chi osa (e non di chi spera) e soprattutto la voglio vivere con un grido di battaglia: quello di un mio amico, di un socio del nostro meraviglioso Club, perchè come ebbe a dire Enrycucs …. “poche ore ancora e li asfaltiamo“
Daje Roma, Daje Roma, Daje Roma
FM63
1 commento
Enrico Elefanti · Maggio 4, 2022 alle 7:23 pm
Manca poco raga l’olimpico sarà una bolgia so carico è ora di buttare fuori questi inglesi basta ci hanno rotto gli zibidei daje José asfaltiamoli